I reperti archeologici rinvenuti nella
vallata casentinese sono conservati nel Museo
Archeologico "Archeologia in Casentino. Dalla
Preistoria al Periodo Romano", a Partina, frazione del Comune di Bibbiena. Il carattere distintivo e peculiare di tale raccolta è la
pannellistica che illustra la storia della Terra (dallo scoppio del big bang), l'inizio delle prime forme di
vita, l'evoluzione umana (con i calchi delle varie species umane), le ultime
ricerche effettuate sul DNA, fino a problematiche su possibili interrogativi legati e
connessi al futuro della nostra società e del nostro pianeta.
Tale ricerca, di natura sperimentale, è stata
realizzata dall'Istituto di Antropologia dell'Università di Firenze. Scopo dichiarato è
quello di sensibilizzare e far riflettere su tali problemi, consentendo di giungere alla conoscenza delle
nostre radici più lontane. Per realizzare tutto questo si è ritenuto di dover partire
proprio dallo studio e dalla ricerca sulle civiltà che hanno abitato prima di noi il
nostro territorio. La Mostra Didattica Permanente
"Archeologia in Casentino. Dalla Preistoria al Periodo Romano", nel piccolo
paese di Partina, nel Comune di Bibbiena, rappresenta il risultato del lavoro di ricerca,
scavo, documentazione, catalogazione e restauro fatto dal Gruppo Archeologico Casentinese in collaborazione con la
Soprintendenza Archeologica per la Toscana, Comune di Bibbiena, Comunità Montana del
Casentino, Provincia di Arezzo, Istituto di Antropologia dell'Università di Firenze. |
Foto: G.A.C.
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La Mostra è articolata in quattro sezioni:
la prima, sperimentale, è stata realizzata dall'Istituto di Antropologia dell'Università
di Firenze. Consiste in una pannellistica dove è illustrata la storia della Terra,
partendo dallo scoppio del big bang, l'inizio delle prime forme di vita, l'evoluzione umana, le ultime ricerche effettuate sul DNA,
fino a problematiche su possibili interrogativi legati e connessi al futuro della nostra
società e del nostro pianeta. |
Foto: G.A.C.
Le illustrazioni sono spiegate da calchi delle varie species
umane accompagnati da schede tecniche con le relative industrie litiche. Tale sezione
"universale" serve da trait-d'union per poi entrare nella ricerca
specifica del territorio.
Infatti nelle altre tre sezioni sono conservati,
seguendo l'ordine cronologico, i reperti archeologici rinvenuti nella vallata del
Casentino. |
I primi reperti risalgono alla Preistoria e rappresentano le varie industrie litiche (Paleolitico
Inferiore, Medio e Superiore; Neolitico) scoperte in Casentino.
Una sala è dedicata ai rinvenimenti di periodo etrusco. Gli
Etruschi nella vallata hanno eretto propri tempi e eletto luoghi di culto. Recenti scavi,
non ancora ultimati, dimostrano anche possibili strutture abitative.
L'ultima sala conserva gli oggetti di periodo romano. Tra i
numerosi rinvenimenti di "ceramica aretina", è da notare l'importante scoperta del complesso termale del Domo presso Bibbiena. |